e che egli non mancherebbe di diligenza e sollecitudine. Messer Lodovico lo ringraziò e lo pregò che facessi l’ufficio suo e che da lui sarebbe benissimo soddisfatto. E però il medico ogni giorno due volte e quando tre la moglie visitava, e le ordinava quando una unzione, quando un sciroppo, quando una pictima, e simili cose che costavano e poco operavano; e così fece circa un mese, ed in questo tempo molto meglio comprese l’amore che la donna gli portava, e con cenni e con parole le mostrò che non manco ne portava a lei e che presto la trarrebbe d’affanno. E chiamato un giorno messer Lodovico in luogo remoto, con una voce piena d’affezione e gravità gli disse: perchè io vi ho sempre stimato come padre non vorrei usare i medesimi termini con voi e cose vostre che noi altri medici usiamo comunemente cogli altri. Le quartane sono mali molto lunghi, e dai quali i medici cavano grande emolumento, ma Avicenna mette un rimedio molto presto e salutifero, e quando voi vi disponghiate sù, sì io ve lo dirò; e questo è di fare qualche gran paura all’infermo, e la ragione è molto evidente, perchè tali febbri procedono il più delle volte da umori freddi i quali nè con cristeri, nè con medicine si possono muovere, ma il timor grande è sì potente che gli manda tutti sos-