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62 prologo.

No, qui non hanno che fare nè la pretesa Arcadia dei giornali ebdomadari, nè la pretesa côterie de la réclame di casa Treves: ci ha che fare qualche cosa che è meglio tacere, altrimenti la bizza fanciullesca mi torna addosso: e domando se non ho ragione?

Ma torniamo alla calma.

L’amico mio Gnoli in una recensione della prima edizione di questi Polemica, inserita nel primo fascicolo di Giugno della Nuova Antologia, si maraviglia quasi che lo Stecchetti abbia scritto un sonetto dove c’entrano affetti famigliari, dimenticando che anche nel Postuma ce n’erano dei moralissimi, e gli fa press’a poco queste domande ― « Se sei galantuomo, perchè ti fingi briccone scrivendo? e se scrivi versi da briccone parlando in prima persona del singolare, non ho io diritto di crederti quale ti dipingi? » ―

Qui, prima di tutto, c’è un errore di memoria, poichè era da ricordare come i Postuma uscirono alla luce in persona d’altri e che, sol-