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prologo. 57

in un sol giorno ed in una sola città! E come è antico il verismo! Caino dovette esser verista perchè accoppò Abele, e Giuda certo tradì Cristo per comprare un volume elzeviriano coi trenta denari. Pel verismo Milziade tradì la patria, Appio Claudio insidiò Virginia, Nerone bruciò Roma, Teodorico ammazzò Simmaco, Ravaillac pugnalò il Re! Furon dunque veristi Gasparone, il Boggia, il Verzeni ed altri assassini illetterati! E il Passanante? Oh, se gli avessero trovato in tasca il Polemica, che belle ore mi avrebber fatto passare! Invece gli trovarono un volume del Giannetto a maggior onore e gloria dell’arte educativa!

Che rivelazione!

        Je suis tombé par terre,
        C’est la faute à Voltaire.
        Le nez dans le ruisseau,
        C’est la faute à Rousseau.

Lasciamo lo scherzo. Il Fortis porta un esempio, Giorgio Pallavicino. Il venerato patriota, nel suo ideale della patria una, trovò la forza di resistere persino a Giuseppe Garibaldi. Vedete, si dice, come l’ideale produca gli eroi