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sto di guadagnato che la polemica non è più un cas pendable e che nessuno dei combattenti, per ora almeno, cerca di fare intervenire in suo favore la Polizia1. Meno, s’intende, quegli ingegnosi avvocati di Genova che, non avendo cause da difendere, fanno istanza al Procuratore del Re perchè sequestri i libri ed i giornali veristi, pronti poi a difendere gli autori e i gerenti in tribunale. Si dice che a tanto eccesso di comica furberia abbia riso persino il crocifisso della Corte d’Assisie. Figuriamoci i veristi!

Eppure anche il buon Stoppani di Berol-

    indietro volentieri questo sonetto e l’allusione. L’unico avversario che mi abbia risposto da persona educata è appunto questo che ho maltrattato più degli altri e lo ringrazio e lo ammiro. (Vedi l’Emporio Pittoresco, anno XVI, 1879, n. 757).

  1. Adagio un poco! Non chiamano la Questura ma... sentite questa.
    Il professore P. E. Guarnerio stampa dallo Zanichelli (orrore!) alcuni suoi sonetti che intitola Auxilium e che dedica allo Stecchetti (abominazione!) e che combattono per questa scuola che dicono nuova (ahi! sventura! sventura! sventura!). Sentite ora un poco come un certo signor X nel numero 6673 della Perseveranza finisce un articoletto mezzo melenso e mezzo peggio: «Lavoriamo a insegnare a farne di simili (sonetti) ai giovinetti dei ginnasi, dei licei