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vi prologo dell’editore.

la giustizia, ma poichè la giustizia si contenta di farsi schernire, perchè levar loro questo gusto innocente?

La legge? Oh, la legge, che bella cosa!

Essa ordina che di ogni libro si faccia deposito. I contraffattori naturalmente se ne guardano bene e sembrerebbe che almeno per questo titolo si dovesse procedere d’Ufficio. Io, per non aver fatto il deposito a Modena, bensì a Bologna, fui condannato, come dissi in altra mia prefazione; ma io sono un editore onesto che ho sbagliato in buona fede, dunque sono degno della condanna. L’editore disonesto invece che non eseguisce depositi e strappa parecchi articoli della legge che non gli tornano comodi, non è nemmeno cercato; tutt’al più, dietro ai reclami ed