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ASSA la nave mia cupa tra i sibili
de’ farisei che su la riva seggono.
Vien la tempesta. Ne le negre nuvole
4i lampi azzurri strisciano.
Schiumano l’onde che la prua schiaffeggiano,
fra le corde distese urla la raffica:
laggiù, laggiù ne l’orizzonte livido
8è scomparsa la patria.
Solo ne l’ampio mar, solo ne ’l turbine,
navigo arditamente a rive incognite.
La mia bandiera l’ho inchiodata a l’albero
12come una sfida a ’l fulmine.