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prologo. | 79 |
agli artisti, ma agli uomini; non ad una scuola che non c’è, ma ad una perversione di coscienza e di istinti che ci può essere, benchè io, miope, non la vegga. Non invocate l’epistola ai Pisoni, ma il titolo VII, articolo 420 e segg. del Codice Penale e la legge su la stampa; e credete che le scuole artistiche, se ci sono, badano solo all’arte e non alla tesi, poichè a quest’ultima ci badano la filosofia, la politica, l’economia ed altre amene scienze inventate per rompere le capaci tasche dei poveri contribuenti.
![](http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/3/38/Nova_polemica-pag051.png/100px-Nova_polemica-pag051.png)
Vogliamo invece fare una critica d’arte? Non parliamo allora di moralità, di tendenze, di tesi, che non furono mai cose d’arte; ma diciamo, questo verso è zoppo, questo aspro, questa immagine falsa, questa linea sbagliata, questo colore convenzionale, questa sinfonia piena di riminiscenze, e così via. Ma non dite, come fate purtroppo, questa poesia è brutta perchè c’entra una donnaccia; poichè questa non è critica d’arte. La statua di Frine potrà