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72 prologo.

tolicismo e della metafisica! Ciechi! Volete dunque che ve li cantiamo in faccia gl’inni nichilisti? Volete dunque voi che discutete sentimentalmente il divorzio, la cooperazione, il diritto di sciopero, volete dunque che vi cantiamo in tanti endecasillabi dove noi corriamo sapendolo, e dove, inconsci, correte anche voi? Cari miei, non vi sembrerebbe di avere abbastanza voce in corpo per invocare l’ausilio del Procuratore del Re e della Benemerita Arma come fanno gli amici giureconsulti genovesi. Uno de’ miei canti è già stato in Corte di Assisie per questo, o brava gente, cui è facile gridare che lavoriamo solo a far l’amore! Ma non c’importa di esser martiri a così buon mercato. Vogliamo fare qualche cosa di meglio. Siamo giovani abbastanza per rivederci di qui a parecchi anni. Allora ci saprete dire se sotto al verismo c’era soltanto l’oscenità, o se non c’era qualche cosa di più grave. Allora ripeterete, se vi sentirete abbastanza lena addosso, sacro a tutti è il lavoro; ma badate che bisognerà lavorare sul serio.