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ligna ed infida gravità; se conoscendosi meglio la morale e i doveri dell’uomo e del cittadino, l’uomo soffre almeno il rossore nel violar tai doveri, e non si copre la perfidia impunita coll’ipocrito velo di una simulata religione. In somma i filosofi, trascurati, contraddetti, perseguitati durante la loro vita, determinano alla perfine l’opinione; la verità si dilata, da alcuni pochi si comunica ai molti, da questi ai più; s’illuminano i sovrani, e trovano la massa de’ sudditi più ragionevole e disposta ad accogliere tranquillamente quelle novità, che senza pericolo non si sarebbero presentate fra le tenebre dell’ignoranza. L’opinione dirige la fortuna, e i buoni libri dirigono l’opinione, sovrana immortale del mondo“1.

Ma qui sia fine al parlar di lui, chè un monumento si eresse più durevole dei marmi e dei bronzi e maggior d’ogni elogio ne’ proprj scritti, e nella indelebile memoria delle sue virtù e dei benefizj da esso recati alla sua patria. Nell’adempire a quest’ufficio mi si ravviva nell’animo il

  1. Varj altri saggi della generosa filosofia del conte Pietro Verri possono leggersi nella Vita ch’io scrissi di lui nel 1817, e che fa parte delle Vite e Ritratti di sessanta illustri Italiani, pubblicate dal Bettoni; essendomi proposto in essa di ripetere il meno possibile le cose già dette in queste Notizie, e credo di averlo fatto con esito non del tutto infelice, per quanto le circostanze l’hanno consentito.