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La diligente ricerca delle antiche memorie, onde appieno conoscere le successive vicende economi-
come associato coll’intimo amico suo, il matematico Paolo Frisi, nella contestazione cogli Astronomi della Specola di Milano gli ex-gesuiti Reggio e de Cesaris, ai quali era stato da non molto tempo aggiunto il giovine abate Oriani, ch’è poscia salito a sì chiara fama. Io intralasciai di parlarne dapprima in queste Notizie, benchè l’abate Isidoro Bianchi mi avesse precorso col ragguaglio non molto esatto che ne diede nell’Elogio dell’Autore(pag. 200 a 203), mentre mi era quello sembrato un tenue incidente nella carriera laboriosissima e luminosa del conte Verri, e in ciò mi parve di assecondare quasi il giudizio di lui, che nel farne cenno nelle Memorie di Frisi (pag. 44-45) se ne sbrigò col diffinire quella disputa una meschina e affatto popolare ostilità. Ma il dottore Alberto Gabba, professore di matematica nel Liceo di Brescia, nell’Elogio che dell’astronomo Oriani pubblicò in Milano nel 1834; stimò opportuno di ridestarne la ricordanza; e imitando il costume de’ sacri panegiristi di esaltare il santo da essi lodato sopra tutti gli altri santi, asserì (pag. 44-6) che “l’abate Frisi non si attentando di combattere a viso aperto, nè volendo ritrarsi dalla pugna da lui troppo incautamente provocata, cercò ricovero sotto il vessillo dell’amicizia, chiamando in soccorso un uomo rinomatissimo nelle scienze politiche ed economiche. Ma a sostenere quella causa nulla valevano queste scienze, chè di un esteso corredo di cognizioni astronomiche e di convenienti ragioni si avea d’uopo.... Alle nuove accuse tre nuove Lettere opposero gli Astronomi.... e risposero non con pari contumelie, ma con sode e nette ragioni. Con un Opuscolo pure anonimo replicò egli, ma non fece che sempre più avviluppare sè e l’amico; imperocchè altri scritti senza nome d’autore videro la luce per opera de’ fautori de’ tre Astronomi, pei quali grandemente ebbe a soffrirne la riputazione del Frisi e quella del suo difensore. Per lo contrario il trionfo degli avversarj non fu più dubbio, e la loro fama sorse più bella e si consolidò.... L’Oriani si mostrò in questa lotta valorosis-