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di rivalità che il mosse a ricorrere a questo poco onorevole artifizio. L’amarezza che lo animava traspira quasi ad ogni pagina. Dice in un luogo1: L’oceano ingoja le navi e le isole, un terremoto distrugge le città, una voragine abissa un paese, un autor fervido confonde e trasforma i principj dell’economia politica, tenta una rivoluzione nello spirito degli uomini, e si delira. Mentre affetta di parlar sempre dell’autore anonimo, fino ad asserire che egli siasi impenetrabilmente tenuto occulto2, si cura poscia di rimarcare che si sono veduti de’ bilanci stampati, i quali se non hanno discreditata la nazione perchè i fatti veri trionfano su le illusioni della mente, hanno onorato poco l’autore che gli ha formati; con che allude apertamente al primo Bilancio di Verri. In difesa delle sue dottrine fece questi alcune aggiunte alle Meditazioni, nella stessa edizione che se ne esegui in Livorno l’anno 1772, in cui non mancò di ribattere talvolta la mordacità del suo censore. Ma una reciproca stima riavvicinò in seguito li due illustri competitori; e si è di sopra veduto che Verri consultò lealmente il suo antagonista sul Progetto della nuova Tariffa, e gli rese una so-

  1. Nota al § XVI.
  2. Nota al § XL ed ult.