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stretti e priva la terra di coltivatori: inciampi e vincoli interposti all’interna comunicazione pel trasporto delle derrate, sempreppiù allontanavano i reciproci soccorsi: severissime leggi annonarie, minacciando la morte a chi cercava di trasportare agli esteri i frutti della coltura, invece d’invitare alla riproduzione, direttamente la offendevano: i tributi delle dogane, appaltati a diverse compagnie, interponevano un contratto fra i bisogni del popolo e la paterna clemenza del sovrano: le scienze, le nobili arti, quello spirito d’impegnata ricerca della verità, che sa tentar la natura dubitando delle opinioni e separare le cose certe dalle probabili non erano certamente festeggiate: uno studio di parole, una servile venerazione o imitazione, erano lo scopo che si poneva davanti alla docile gioventù; e così gradatamente un ostinato spirito, nemico d’ogni felice slancio verso del bene, teneva in ceppi le arti tutte subalterne e meccaniche; e dimentichi di noi stessi, sembravamo piuttosto destinati a servire noi pure di mezzo e di continuo fra le generazioni passate e le a venire, anzi che una generazione avente diritto e ragione alla gloria di migliorare il deposito delle umane cognizioni„.
Questa serie di antichi disordini, che mantenevano i popoli nell’abbiezione, senza che quasi