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vita domestica, riassunse con maggior calore gl’interrotti studj; e quelli dell’economia pubblica, applicata specialmente alla situazione della sua patria, l’occuparono a preferenza. Ma per meglio conoscere l’importanza di quanto in seguito operò e scrisse, gioverà di veder riferito da lui medesimo qual era in allora lo stato della Lombardia; giacchè questa, dopo venti anni dall’assunzione di Maria Teresa al trono Austriaco, non ne aveva ancor conseguito altro vantaggio fuori della riforma del censimento, ormai ridotta a fine mediante l’indefesso zelo di quel legislativo uomo di Pompeo Neri. Quella condizione di tempi, non al certo felice, ma che fu scala alla successiva prosperità della Lombardia, è da esso così descritta1:

“All’incominciare del regno di Maria Teresa ognuno sa e si ricorda quanti e quanto possenti ostacoli incontrasse da noi l’industria per esercitarsi in ogni parte. Arbitrario e sproporzionatamente ripartito il tributo sulle terre, ci offriva lo spettacolo di molti campi abbandonati dai proprietarj alle comunità: la tassa personale esuberantemente aggravata rendeva spopolati altri di-

  1. Discorso recitato nell’apertura della Società Patriotica di Milano nel dicembre del 1778. — Vedi Atti della Società, tomo I, pag. 30.