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dell’occupazione. Si fu in questo assalto che il generale Cerale fu ferito, il colonnello Camminati del 13.° ucciso, ed il colonnello del 14.° Balegno, pure ferito. Questi ne morì poche ore dopo.

Al cominciare di questo movimento la brigata Cuneo rimasta fino allora sulla strada ferrata aveva operato con l’8.° un cambiamento di fronte perpendicolare, per cui questo reggimento venne a trovarsi con la diritta alla strada ferrata stessa e la sinistra verso il lago. Il 7.° invece si avanzò seguitando il movimento della brigata Aosta.

Intanto era tornata in linea la 5.° divisione. Si era di nuovo disposta a cavallo della strada di Pozzolengo e rinnovava l’assalto, non di S. Martino propriamente detto, ma delle alture annesse che dominano la strada a diritta e a sinistra, con che veniva a girarsi la destra nemica e minacciarsi la sua ritirata su Pozzolengo. Il 7.° reggimento la precedette. È certo che questa manovra, e forse ancora l’esito generale della giornata contribuirono insieme al nostro vigoroso attacco diretto, ed alla manovra attorniante per la diritta sopra indicata, alla ritirata del nemico dalle alture di S. Martino, che verso il cadere del sole furono conquistate dalla brigata Aosta e dal 14.° reggimento che vi giungevano insieme alle truppe della 5.° di-