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era giunta dalle posizioni che occupava innanzi Rivoltella la brigata Pinerolo. Le aveva fatto attraversare la strada ferrata per il passaggio sottostante che trovasi tra la cascina Nocente e la cascina Pigne, poi dispostala su due linee all’altezza della cascina Brugnoli, il 13.° in prima linea, il 14.° in seconda. Prevenutone il generale Cucchiari, mentre la sua divisione pareva vittoriosa, questi mi raccomandò di farla tostamente entrare in azione. Lo feci. Il 13.° reggimento in colonna d’attacco sostenuto dall’artiglieria e preceduto da cacciatori si slanciò contro le alture; ma siccome le perdite che faceva per il fuoco preponderante delle artiglierie nemiche erano gravissime, e intanto la ritirata della 5.ª divisione era completa, ciò mi determinò a richiamare quel reggimento troppo compromesso, fuori della portata del cannone. Esso si radunò in seconda linea all’Ovest della cascina Brugnoli, ed all’altezza del Bettinello. Era mia intenzione tenere la strada ferrata; attendere in tal posizione quali ordini avrebbe inviati il Re una volta informato della serietà dell’azione impegnata, e consapevole della differenza dello stato delle cose rinvenuto in effetto da quello a cui visavano le disposizioni del mattino. Vi fu una lunga aspettativa di osservazione reciproca, così da parte nostra, come da quella del nemico.