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La marcia delle truppe nostre e francesi in Lombardia continua in mezzo ad ovazioni.
Le Comuni della destra del Tevere e Città di Castello si sono pronunziate come Perugia per la causa nazionale.
Torino 19 giugno ore 11,50 ant. – Il Bollettino N. XCII. contiene i Particolari sul combattimento di Castenedolo.
Il generale Garibaldi volendo costruire un ponte sul Chiese e mantenere le comunicazioni con Brescia, collocò parte delle sue truppe a Rezzato e Tre ponti per far fronte agli Austriaci che forti a Castenedolo spingevano le loro vedette fino ai detti luoghi.
Una scaramuccia di avamposti originò il combattimento. Poche compagnie del reggimento Cacciatori della Alpi, comandante Medici, assalirono vivamente i posti nemici. Gli Austriaci cedettero. I legionarj gl’inseguirono fin sotto Castenedolo, dove un forte corpo di Austriaci cadde sui pochi valorosi, che, veduto il pericolo, si ritirarono.
Accorso il generale Garibaldi li raccolse nelle primitive posizioni. Gravi perdite del nemico. I nostri ebbero cento fra morti e feriti, tra cui parecchi ufficiali.
Il Re fino dalla mattina ordinò alla 4.ª divisione di prender posizione, ed al general