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Egli vi fece passare tutta la sua brigata, l’artiglieria compresa, indi passò a guado la Sesietta e venne a collocarsi sulla nostra destra all’altezza di Palestro facendo fronte al cavo Scotti.
La divisione Cialdini faceva fronte verso Robbio su tre linee perpendicolari alla strada che da Palestro mette al detto villaggio di Robbio. La prima linea era al Cavetto della Cascina di S. Pietro. La seconda era nel movimento di terra che stà fra il detto Cavetto ed il villaggio, e le riserve erano presso al villaggio. A destra, oltre il cavo Scotti, non vi erano che poche compagnie di avamposto, le quali naturalmente furono in breve forzate a ritirarsi. Ma l’attacco non si limitò alla sola colonna del generale Sabo, imperocchè un’altra colonna si spinse sulla Cascina S. Pietro e profittando dei ponti che vi esistono sulla roggia Gamara e sul cavo Scotti vennero a sboccare alle spalle della nostra prima linea posta al Cavetto della Cascina S. Pietro, e dopo averla forzata a ritirarsi presero di sbieco coi loro tiri la seconda linea L’animo non venne meno ad alcuno dei nostri capi. Il Re fece invitare il 3° reggimento Zuavi a recarsi in battaglia sulla nostra destra. Cialdini fece avanzare il 7° battaglione bersaglieri, ed il 16° reggimento fanteria. Queste truppe si trovarono schierate fra il cavo Scotti