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Ora fuvvi nuova e grande vittoria; nuovamente spargeste il vostro sangue, vincendo un nemico grosso di numero e protetto da fortissime posizioni.
Nella giornata, ormai famosa, di Solferino e S. Martino, voi respingeste, combattendo dall’alba a notte chiusa, preceduti dagl’intrepidi vostri capi, i ripetuti assalti del nemico, e lo forzaste a ripassare il Mincio, lasciando nelle mani vostre e sul campo di battaglia uomini, armi e cannoni.
Dal suo canto l’esercito francese ottenne eguali risultati ed egual gloria dando nuove prove di quell’impareggiabile valore che da secoli chiama l’ammirazione del mondo su quelle eroiche schiere.
La vittoria costò gravi sacrifizi; ma da quel nobile sangue largamente sparso per la più santa delle cause, imparerà l’Europa come l’Italia sia degna di sedere fra le nazioni.
Soldati! nelle precedenti battaglie io ebbi spesso occasione di segnalare all’ordine del giorno i nomi di molti di voi. Oggi io porto all’ordine del giorno l’intero esercito.
Dal quartier generale principale in Rivoltella il 25 giugno 1859