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novi altri nemici che quelli che si battono contro di voi. Nella battaglia restate compatti e non abbandonate le vostre file per correre innanzi. Non vi abbandonate ad un impeto eccessivo; questa è la sola cosa che io temo.
Le nuove armi di precisione non sono pericolose che da lontano; esse non impediranno che la baionetta sia, come altre fiate, l’arma terribile della fanteria francese.
Soldati! facciamo tutti il nostro dovere e riponiamo in Dio la nostra fiducia. La patria aspetta molto da voi. Già da un estremo all’altro della Francia echeggiano queste parole d’un felice presagio: La nuova armata d’Italia sarà degna della sua sorella maggiore.
Soldati del 5.° Corpo dell’Armata d’Italia!
Ordine del giorno. – L’Imperatore mi chiama all’onore di comandarvi. Molti fra voi sono miei antichi camerati d’Alma e di Inckermann.
Come in Crimea, come in Affrica, voi sarete degni della vostra gloriosa riputazione. Disciplina, coraggio e perseveranza, ecco le virtù militari che voi mostrerete di nuovo all’Europa, attenta ai grandi avvenimenti che si preparano.