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« Io andrò fra breve a pormi alla testa dell’esercito. Lascio in Francia l’imperatrice e mio figlio. Secondata dall’esperienza e dai lumi dell’ultimo fratello dell’Imperatore essa saprà mostrarsi all’altezza della sua missione.
« Io gli affido al valore dell’esercito che resta in Francia per vegliare sulle nostre frontiere, come per proteggere il domestico focolare; gli affido al patriottismo della guardia nazionale; gli affido finalmente a tutto il popolo che li circonderà di quell’amore e di quella devozione di cui ricevo ogni dì tante prove.
« Coraggio dunque e unione! Il nostro paese mostrerà ancora al mondo ch’esso non ha degenerato. La Provvidenza benedirà i nostri sforzi, poichè santa è agli occhi d’Iddio la causa che s’appoggia sulla giustizia, sull’umanità, sull’amor della patria e dell’indipendenza.
« Palazzo delle Tuilleries, 3 maggio 1859.
Comando delle R. Navi Marineria Sarda in Toscana.
Ordine del giorno. – Noi siamo in terra che poc’anzi contavamo straniera, ma per il