fa portata a Prato in Toscana la Cintola di Nostra Donna; la qual cosa, oltre alla comune credenza che per le spazio di quasi sei secoli ne hanno avuta sempre i nostri maggiori, ed i popoli stranieri ancora, resta chiaramente confermata dalle tante, e tanto antiche relazioni della Cintola altre volte rammentate e dalle antiche dipinture altresì. Perciocché non solamente nella cappella ove adesso si conserva questa Reliquia, dipinto si vede da antico professore, quando dalla Madre di Dio ebbe la Cintola S. Tommaso: quando Michele sposò Maria; quando dalla suocera ricevette il canestrino colla Cintola; quando a Prato fece ritorno; quando nel forziere ovvero nel soppidiano o cassa la Reliquia tenendo, sopra vi dormiva, ed in terra si trovava risvegliandosi, e quando fu infermo diede la Cintola al Proposto, ed egli la portò nella sua Chiesa.
Ma tutto ciò si vede ancora in Prato in una stanza della casa parrocchiale del curato di S. Lucia, molto anticamente dipinta con altre cose alla Cintola appartenenti delle quali, oramai per la lunghezza