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nero e divoto amore che non sapea da se stesso e dalla sua casa allontanarla. — Ed in questo tempo egli la custodiva con una gelosia si grande da tenerla rinchiusa in un forziere, ovvero (come in una delle più antiche relazioni manoscritte già accennate) si legge — in uno Soppodiano (specie di cassa bassa che anticamente si teneva intorno ai letti) facendovi ardere di notte una lampada accesa in suo onore; e tale paura aveva che gli fosse tolta, che ogni notte vi si poneva sopra a dormire. Le quali cose, cioè del fare andare una lampada avanti al luogo, ove nascosa la teneva, non solo di notte ma di giorno altresì, e del porvisi sopra a dormire per il timore che non gli fosse tolta, in tutte quante le altre, si antiche e si moderne relazioni della Cintola si leggono ancora; come pure vi si legge che ogni volta che Michele sopra quel forziere, ovvero Soppidiano dove la Cintola era rinchiusa vi si poneva a dormire, ogni mattina poi svegliandosi si trovava a giacere sul nudo terreno o pavimento della