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l’autorità de’ mentovati Sacri Scrittori io intendo di raccontare. Ma intenzione mia essendo principalmente di scrivere, come la Madre di Dio diede il suo Sacro Cingolo all’Apostolo S. Tommaso, io soggiungo alle cose fino adesso narrate, che mentre che S. Tommaso venne a Gerusalemme e per il Monte Uliveto passando in tempo già che Maria Vergine morta era e sepolta, levò gli occhi in alto, e vide la Regina degli Angioli che col suo Sacratissimo Corpo, da un celestiale sfolgorante lume circondata, al Cielo n’andava: e quegli allora, inginocchiandosi, che di lui misericordia aver volesse, divotamente la supplicò, e colla sua benedizione qualche segnale ancora le domandò, per cui maravigliosa Assunzione di Lei al Cielo potesse dimostrare; ed Ella, le preghiere di lui graziando, lo benedisse, e levandosi dal Santissido fianco la sua Cintola, colla quale e con gli altri vestimenti fu nel sepolcro collocata, allo stesso S. Tommaso la gettò e la diede. L’Apostolo allora con somma devozione e tenerezza prendendola,