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Palazzo della propositura come si praticava in quell’epoca, e ancora intorno alla collazione dei Canonicati e d’altri Benefizi pretendendo di privarne i Canonici, ma ne ebbe sentenza contraria.
Gimignano Inghirami di Prato succedè nella propositura e continuò fino al 1460. Nel quale anno morì. Questi fu comunemente giudicato per uno dei maggiori Dottori del suo Secolo: fu auditore della Sacra Rota Romana, Canonico Fiorentino, Priore di S. Frediano di Firenze, e da più sommi Pontefici gli furono affidati gravissimi affari. Arrecò molto giovamento alla sua Chiesa di Prato e del suo merito amplissimamente ne discorre l’eruditissimo Canonico Salvino Salvini nell'Istoria Cronologica dei Canonici Fiorentini, che tuttavia è manoscritta. Fu sepolto l'Inghirami ne’ Chiostri di S. Francesco de’ Conventuali di Prato, in un’Arca di trevertino, sopra la quale posa la figura di esso giacente, in marmo bianco.
Carlo de’ Medici figliuolo di Cosimo Padre della Patria, fu Proposto dal 1460