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ma anzi pretesero ed ottennero nuovi privilegi ed esenzioni come tra gli altri fece il Proposto Cardinale De’ Medici figliuolo di Cosimo Padre della Patria a cui Papa Pio II concesse amplissimo privilegio. — E se i Proposti di Prato furono guardinghi ed attentissimi nel mantenere la loro Chiesa lontana e libera dalla soggezione del Vescovo di Pistoia, furono ancora molto solleciti, procurando che ella fosse servita ed ufiziata col maggiore ecclesiastico decoro che di tempo in tempo si è praticato: perciocché in questa Chiesa fino nei più antichi tempi un considerevole numero di Canonaci e molti Cappellani insieme hanno avuto l’obbligo d'intervenire ai sacri ufizi.
Per più distinto onore della Collegiata di Prato è da considerarsi che i Proposti sono stati sempre personaggi i più distinti, sia per dignità che per nobiltà di sangue e tenuti sempre in concetto di alta stima, i quali tenevano il loro Vicario Generale conforme si praticava in quei tempi. E siccome erano immediatamente soggetti alla S. Sede Apostolica, però aprirono un