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il fatto che anche i nostri antenati si sono dati un pensiero straordinario nell’impegnare i primari artefici come sarebbero ingegneri, architetti, scultori, pittori ecc. ecc. coll’intendimento di erigere nelle loro città bellissime chiese, spendendo anche somme immense. Ne citerò alcune della piccola Toscana, come il Duomo di Firenze, quello di Siena, quello di Pisa, quello d’Arezzo e di Prato. Sono tutti grandi monumenti uno più bello dell’altro, e la Cattedrale di Prato poi segnatamente, sebbene sia fra le più piccole, non ostante, considerando il modo di sua costruzione, è certamente fra le più belle e ragguardevoli della Toscana, concludendo che se i nostri antenati non avessero avuto credenza non avrebbero certamente fatto quanto fecero; e giacchè siamo a parlare di credenza e conseguentemente della nostra religione, io per questa intendo quella stabilita da Gesù Cristo, cioè i suoi Evangeli con i dieci comandamenti d’Iddio, e più il gran proverbio che dice: non fare ad altri, ciò che non vorresti fosse fatto a te.