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Commissari cercò di scampo colla fuga. Ebbero agio allora gli assalitori di rizzar le scale alla breccia e alle mura, e di entrar nella terra (29 agosto).

Non vi fu più resistenza, e cominciò allora uno spettacolo dei più lacrimevoli. Gli Spagnuoli entrati nella Terra gri dando: «Ammazza, ammazza carne, carne,» presero a correrla, scannando quanti incontravano: non perdonarono ne a sesso nè ad età: trucidarono donne, uomini, grandi e piccoli, fino gl’infanti; i primi colpi davano sulla testa e così presto gli spacciavano: in un momento tutto fu pieno di grida, violenza, sacco, sangue, uccisioni. Non gli ritennero dall’eccidio le chiese, perchè quanti vi si erano rifugiati, specialmente nella Pieve, in s. Francesco e in s. Domenico furon fatti a pezzi. Dei monasteri, che erano molti allora, non andò salvo che quello di s. Vincenzio per un miracolo. Fu tanta la strage fatta dalle due pomeridiane, ora in cui entrarono le masnade, sino a sera, che mancò il suolo per seppellire i cada-