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passo, pena la forca, usci fuori della porta a parlamentare egli col trombetta: «il che non dette buona speranza al popolo.»
Di là a due giorni, cioè i 28 agosto, sulle prime ore del mattino, giunse l’esercito spagnuolo, e da prima pose il campo fuori della porta mercatale, e senza indugio prese a batterla con due falconetti.
Non si stettero gli assaliti dal rispondere con buoni tiri di cannone, dei quali uno arrivò a s, Anna, ove era sopra un terrazzo il cardinale de Medici, e colse appresso di lui a tre braccia. Sperimentata inutile l’artiglieria fu posto fuoco alla porta, ed abbruciata; ma poiché, dietro a questa come alle altre, erano stati fatti dei bastioni in modo che restavano quasi murate; gli Spagnuoli si avvisarono di levar di colà l’alloggiamento e altrove trasportarlo, e così fecero nella notte. Scelsero allora quel tratto delle mura che è tra la porta del Serraglio e il convento di s. Agostino, perchè ivi un terrato o ripa addossata alla muraglia portava facilmente alla breccia che avrebbero potuto aprire
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