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ebbe agio di tornare in possesso delle sue province. Sennonchè di subito staccatosi dalla lega, levò il primo quella voce tante volte poi ripetuta: Fuori i barbari e si volse contro i Francesi per cacciarli d’Italia. E rafforzatosi coll’alleanza di Venezia, degli Svizzeri, degli Spagnuoli, e perfino dell'Inghilterra respinse i Francesi oltre i confini italiani. «Ma eran tutt’altro che cacciati, scrive il Balbo, tutti i barbari. Abbondavano Spagnuoli, Tedeschi, Svizzeri, e tiranneggiavano così che per dar loro una ricompensa delle vittorie procacciate alla lega, fu loro abbandonata una delle più nobili città e potenze Italiane, Firenze. Nella guerra che sopra, i Fiorentini, se non esclusivamente, eran pur sempre rimasti stretti con Francia; ed ora i vittoriosi di Francia posero alla repubblica una multa per quella fedeltà.»

Fosse grettezza di animo, fosse indignazione per quella taglia umiliante, i Fiorentini rifiutarono di pagarla. Ben vi era però chi l'avrebbe di buon grado pagata. I Medici le tante volte cacciati da Firenze,