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Carlantonio diede in ricordo questo quadretto, rappresentante la Sacra Famiglia, alla sorella Superna congiunta in matrimonio con Berardino Cappelletti. Vedesi alla destra del riguardante la Vergine seduta leggiadramente vestita; il cui volto è ammirabile per venustà e pia espressione. I suoi ochi sono amorevolmente intenti al bambino, che siede sulle ginocchia della madre, ed è rivolto tutto festoso a guardare il Battista, che gli sta innanzi prostrato in atto di baciargli il piede. Alla sinistra sta S. Giuseppe, intorno a cui qualche giudice troppo severe potrebbe sottilizzare, che il pittore abbia dato poca nobiltà di fattezze. Ma intorn a ciò sia che vuole, certo è che i volti delle altre figure, specialmente di Maria, sono bellissimi e molti espressivi. Questa dipintura, che vuolsi ammirare per dolcezza e facilità di pennello, è tutta maestrevolmente lumeggiata d’oro: appiè della veste della Vergine, trai fregi che l’ornano, l’artista ha nascosto queste due lettere: G. P. (Grue pinse). Nel rovescio poi si veggono composte in cifra le iniziali del suo nome e cognome: C. A. G.

GRUE FRANCESCANTONIO.

Dottore in Filosofia e Teologia.

A Carlantonio Grue ed Ippolita Pompei nacque il dì 7 marzo 1686 un figliuolo, a cui diedero il nome di Francesco Antonio Saverio1.

  1. Tutti quelli che parlarono di questo pittore malamente asserirono nacque nel 1680