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nello studio delle lettere. Ma siccome sentivasi più inchinevole ed acconcio alla pittura, così volle piuttosto seguire gl’insegnamenti e la guida del padre: il quale non seppe opporsi al desiderio del figliuolo, anzi fecegli aperto in picciol tempo quanto avea imparato con gravi spese e con assidue fatiche. Però Carlantonio non si stette sol contento a questo; chè con l'altezza della sua mente avea scorto quanto lontana dalla via della perfezione era in Castelli la pittura in maiolica. Sicchè tanto si lavorò l’ingegno, che giunse ad aver il vanto di esserne il restauratore.

Ebbe due mogli e parecchi figluoli, che divennero chiari e famosi nell’arte del genitore: essi formarono la sua delizia ed il suo conforto, sicchè passò di questa vita il dì 23 settembre del 1723.1

Diede opera a dipingere paesi e storie sì sacre che profane, che conoscono il pieno dell’arte; ma sono assai rare le pitture. Una n’è rimasta in Castelli mediante il costante animo di una donna, che, lasciata vedova e madre di piccoli figliuoli dal suo consorte, ha saputo resistere al bisogno ed alle ricche profferte de’ forestieri, per conservare questa memoria alla sua famiglia. Essa racconta che la casa Cappelletti (nella quale andò a marito) ebbe sempre in pregio e molto caro questo dipinto: forse

  1. Il Cherubini, forse non bene informato da chi gli diede le notizie de’ nostri pittori, scrisse che Carlantonio nacque nel 1653 e che morì nel 1722.