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Divisa l’Italia in feudi, la nostra Castelli fu signoreggiata dai Conti di Palearea: di che si ha la più antica memoria nel registro dei Baroni del regno di Napoli, compilato sotto i Normanni verso la metà del secolo XII1. Questa nobile famiglia Salernitana, come alcuni vogliono, prendea ora il cognome di Collepetrano da un feudo che possedea, ed ora di Palearea dal luogo di sua residenza, ch’era una rocca ben fortificata in su un alto colle, che Castelli sovrasta dalla parte di Occidente, detto oggigiorno Pagliara2. Tommasa, unica erede di Gualtieri conte di Palearea, sposatasi ad un Conte di Chieti, ebbe da tal matrimonio una sola figlia, che nel 1340, od i quel torno, si congiunse con Napoleone Orsini. Così la casa de’ Conti di Palearea si estinse, ed i suoi feudi passarono in potere di questa nobilissima famiglia romana3.

Ma non andò molto, che spogliati gli Orsini di tutti gli stati per aver prese le armi contro a Ladislao, questi concessi il dominio di Castelli e di tutta la Valle Siciliana a Francesco Riccardi di Ortona, che appresso nel 1419 fu confermato nel possesso dalla Regina Gio-

  1. Alla pag. 55 di questo registro pubblicato dal Borelli si legge — Oderisius de Collepetrano dixit quod tenet a Domino Rege in Balba Carapellum feud. 4. mil. et medietatem Civitatis feud. 1. mil. et Tuscitiam feud. 2. mil. et Furcam 1. mil. et li Castelli 2. mil. et Collem Altum 1. mil. ecc.
  2. V. Palma, Storia Eccl. e Civ. della regione più settentrionale del regno di Napoli, tom. 1. pag. 147. Teramo 1832.
  3. V. Palma, op. cit. tom. 1. pag. 146.