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Dopo così vive parole dell’Intendente, il Consiglio non mancò d’intercedere presso la Sovrana Magnificenza per la salute della sventurata Castelli.

E Sua Maestà con R. Rescritto dell’anno seguente mise fuori questa disposizione:

«S. M. si riserba di provvedere sul soccorso che il Consiglio ha implorato dalla Sua Sovrana magnificenza per la ricostruzione in altro sito del Comune di Castelli.»

E.

Sovrano Rescritto de’ 12 Dicembre 1850 riguardante la edificazione della nuova Castelli.


«Teramo li 10 Gennaio 1851 — Al Signor Sindaco di Castelli — Dal Real Ministero dell’Intern, in data de’ 20 p. p. Dicembre mi pervenne la comunicazione del seguente Real Rescritto.

Ho rassegnato a S. M. il Re (D. G.) quanto vi è intorno alla traslocazione del Comune di Castelli, e la M. S. nel Consiglio ordinario di Stato de’ 12 del corrente mese si è degnata comandare, che per mezzo di Lei si assodi preliminarmente la spesa che occorrerà per il tramutamento del fabbricato nel luogo già destinato, per dar poscia le analoghe disposizioni.

Nel Real Nome io le partecipo, in coordinazione della precedente corrispondenza, questa Sovrana risoluzione, e per lo adempimento di essa la incarico di recarsi sopra luogo con l’Ingegnere Provinciale, e vedere approssimativamente quale spesa occorra per la Chiesa, quale per la Casa Comunale, quale per la costruzione delle case de’ poveri, che non hanno affatto mezzi per sopperirvi, e quale finalmente per la costruzione di quelle degli abitanti che han d’uopo di esser loro anticipata la pesa.

Ne do a lei partecipazione per sua intelligenza, e perchè si compiaccia rendere consapevoli i di lei amministrati del tenore del lodato Reale Rescritto, onde siano sempre più grati alle benefiche intenzioni di S. M. il Re Nostro Signore, dirette a secondare i voti della popolazione di Castelli: ed in pari tempo la prevengo che come sopravverrà la nuova propizia stagione, io non mancherò di recarmi costà per adempire agli ordini Sovrani.»

L’intendente

Roberti.