Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/136


124

sa Parrocchiale sia fatta a spese del Regio Tesoro, e si supplichi la Maestà del Re N. S. di accordare il suo speciale patrocinio a quest’opera, che non altrimenti potrebbe menarsi a termine, che sotto i suoi auspici.

A me rimarrebbe l’esecuzione, non piccola parte di tutte le cose.»

V. il Discorso del signor Marchese di Spaccaforno per l’apertura del Consiglio Provinciale de’ primo Apurzzo Ultra, pronunziato il dì 1. maggio 1842, pag. 23. — Teramo dai tipi dell’Angeletti.

D.

Parole dette al Consiglio Provinciale del Cav. Valia nella sessione del 1843 sulla riedificazione di Castelli.


«Ma che faran mai gli amministratori, ed i cittadini di Castelli, senza un braccio potentissimo che li soccorra? È inutile che io qui vi dipinga la situazione topografica di quel miserando Comune; ognun di voi la conosce: è superfluo parlarvi delle sue maioliche, de’ suoi dipinti, dell’origine delle sue fabbriche, e della storia dei Grue e dei Gentile, perchè, come testè dicea, è al presente ed al futuro che dobbiamo rivolgere le nostre cure. Io per comando sovrano là mi trasferiva nell’ultimo nvembre accompagnato da un ingegnere e da persone perite, onde cercar sito più adatto per la fondazione di un nuovo Castelli, ed io vidi coi miei proprii occhi la posizione commiserevole di quel paese; case scomparse per scoscendimenti accaduti, altre in ruina; un tempio abbattuto, un altro interdetto; la maggior parte del fabbricato rimasto senza fondamenti, penzolone su di altissima rupe, rosa ogni giorno nella sua base dalle acque dei Leomogna e del Rio che la circondano, da dove il cittadino silenzioso e cogitabondo contempla il profondo abisso che dovrà senza dubbio ingoiarlo. E voi nobile parte di questo Apruzzo rimarrete voi indifferenti a tanto orrore? No, no, umiliate le vostre suppliche a quel Grande che segna i suoi beneficii co’ suoi giorni, ditegli che 2000 individui, che trentacinque fabbriche, che Castelli sta per perire, e Castelli sarà salvo.»
V. il Discorso dell’Intendente Cav. G. Valia pronunziato nell’apertura del Consiglio Provinciale del primo Apruzzo ulteriore, al giorno 13 maggio 1843. pag. 21. — Teramo tip. Sulpelli.