Pagina:Notizie storiche delle maioliche di Castelli e dei pittori che le illustrarono.djvu/121


111

nel forno quadrato gli angoli assorbono molto calorico a danno della parte centrale, e ciò nonostante le maioliche che negli angoli si pongono non giungono mai alla perfetta cottura. Oltre a ciò, avendo una sola bocca per la quale si getta il combustibile, la fiamma ed il calorico non percorrono egualmente tutte le parti del forno. È quindi indispensabile adottare, come si è fatto in quasi tutti i luoghi, il forno di figura rotonda, fornito almeno di tre aperture o bocche. Nel forno così costruito, oltre che evvi grande risparmio di combustibile, l’aria che entra per le diverse bocche animando egualmente la combustione, la fiamma gira circolarmente pel forno e dà luogo a una cottura eguale. Per la faenza bruna potrebbesi adottare il forno di figura ovale, con due bocche, molto raccomandato dal Bastenaire1. Potrebbero altresì le nostre fabbriche avvantaggiarsi del forno ideato dal barone d’Huart, che ottenne in Parigi la privativa nel 1839. Questo forno, descritto dal signor Boyer, è preferibile per la brevità ed eguaglianza di cottura delle maioliche, e per la poca quantità del combustibile che vi necessita2.

Nulla ci ha da aggiungere intorno ai metodi che si usano nell’infornare, cuocere, e sfornare. Non vuolsi però qui tacere che l’arte ceramica correrebbe in Ca-

  1. V. L'art de fabriquer la faïence, pag. 85. Paris 1828.
  2. V. Manuel complet du porcelainier, du faïencier ecc. tom. 2. pag. 204. — Paris 1846.