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parte prima 27


Lo Spedale della Misericordia, a cui in progresso di tempo altri spedali furono riuniti, ebbe il suo principio vicino alla badia di Grignano, nella parrocchia di San Piero: come ve l’ebbero due monasteri di religiose Domenicane, nei secoli decimoquarto e decimoquinto; l’uno per la pietà del celebre Cardinale da Prato, sotto il titolo di San Niccolò; l’altro sotto quello di Santa Caterina da Siena, per opera di un Guazzalotri. Dura anc’oggi il primo, toltane la clausura, con fama di buono educatorio per civili giovinette; fu l’altro meritamente soppresso, dopo aver avuto una trista celebrità nella storia dell’episcopato Ricciano. Ma dove un tempo fu il claustro, apresi oggi al refugio di fanciulle pericolanti un istituto col nome di Conservatorio, affidato alle amabili Suore della Carità, con una scuola pubblica per le povere ragazze della città e del contado1.

Anche il monastero delle Domenicane di San Clemente si può dire che avesse il suo principio nel popolo di San Pier Forelli. Narra il padre Serafino Razzi nella Vita di suor Caterina de’ Ricci2, come volendosi riformare il monastero di San Michele, dell’ordine Benedettino, ne venne data la cura spirituale ai Domenicani di San Marco, correndo l’anno 1495. Ma intervenuta di lì a tre anni la morte del Savonarola, tant’odio si sollevò anche in Prato contro i frati di San Domenico, che furono eziandio levati dal governo delle monache. Le suore, peraltro, s’accomodarono malvolentieri a essere governate da preti secolari; e tanto durarono nel loro proposito, che nel 1514, a’ 14 di novembre, preferirono di lasciare quel convento. Cinque sole vi rimasero; sedici si ricoverarono nel nuovo monastero di San Vincenzio; donde, dopo alquanti giorni, si tramutarono nella casa di Lorenzo Centellini posta nel popolo di San Piero, murandovisi dentro nella più stretta

  1. Molto bene parlò di questo Conservatorio monsignor Giovacchino Limberti, ora meritissimo arcivescovo di Firenze, nel Calendario Pratese, an. IV, pag. 112 e seguenti.
  2. Pag. 15 e seguenti. Calendario Pratese, anno V, pag. 145 e seguenti.