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ze in modo, clic poco o nulla comparisce la strettezza.

    mo disegno del Fuga, compiva tre lati dell’Albergo de’ Poveri, e da quel sito ampliava sino al Palazzo degli Studi la strada di Foria. Dopo aver popolato le isole deserte, adiacenti alla Sicilia con colonie da lui spedite, fondò nel 1789 altra colonia di Arti in Santo Leucio, governata da particolare codice, che pei paterni concetti destò gran meraviglia; colonia laudata fino dagli Ungheresi con allocuzione latina; cosicchè questo impulso fece progredire subitamente le Arti — I Teatri del Fondo e dì San Ferdinando furono eretti sotto il suo regno; e per voto nel 1816 cominciò a rialzare su base più vasta la famosa Chiesa di S. Francesco di Paola che sta di prospetto alla Reggia — L’Università degli Studi fondata dal Secondo Federico quasi caduta sotto le asprezze e le ignoranze del Viceregnato, da Carlo protetta, per Ferdinando dal 1776 al 1790 s’elevò a sommo grido, avendo i professori più larghi stipendii ottenuto, ed essendo state all’abolizione d’ alcune cattedre quelle sostituite della Italiana eloquenza, dell’Arte Critica, di Filosofia, di Dritto, di Teologia, di Medicina, di Agricoltura, di Architettura, di Geodesia, di Storia Naturale, di Meccanica, di Fisica, e Chimica con gabinetto per gli esperimenti, oltre quello Fisico e Zoologico, ed un Museo di Storia Naturale; ed ivi le Biblioteche Farnesiana e Palatina — nel 1800 fece sostenere e diffondere nel Regno la dottrina di Jenner, dall’Europa ammirata; per cui il vaiuolo per mezzo dell’innesto vaccino desistette dal fare più stragi. Si dirà altrove come egli gettasse la prima pietra de’ Reali Ministeri, e quali opere nuovamente eriggesse dentro la città. Le ampliazioni lasciate interrotte da questo Monarca furon menate innanzi nella durata del decennio dell’occupazione militare. Perciocchè fu allora aperta la Strada nuova del Campo; dal poggio di S. Teresa, allargato e dimesso il sentiero, fu gettato altissimo ponte per trarre a Capodimonte; e dettesi grande opera alla deliziosa via di Posilipo, che nel ritorno del Re da Sicilia traevasi ancor più a ponente, finchè si giunse al Capo.
       Cominciò Napoli in su i primordi di quella occupazione ad essere illuminata da n.° 1920 lampioni, esempio che venne imitato dalle più ragguardevoli città del reame. E nel 1808 il codice di Napoleone, cominciò a regolare i giudizi.