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dire ampliazione di mura, ma di sito; poichè, avendo fatto edificare il tempio al suo Antinoo, che oggi è quello dedicato a S. Gio. Battista, fece adequare due valli, che


    sta opinione, che a prima vista sembra la più verosimile, essendo stata da noi lungamente posta a disamina, ci è sembrata alquanto dubbiosa, e nello stesso tempo non ben dimostrata dalle parole di Livio, che, attentamente meditate, c’inducevano anzi in una sentenza del tutto contraria. Quindi è che abbiam creduto essere opra forse non inutile per la patria storia, sottomettere al giudìzio de’ dotti le nostre congetture su questo disputato argomento, e colle medesime esporre anche alcuni dubbii intorno a varie opinioni sull’antico sito di Napoli, le quali, comunque men controverse, pure non vanno esenti da gravi difficollà. E ciò facciamo, se non senza esitazione, pure con qualche speranza, che e le une e gli altri vorranno senza preoccupazione esaminarsi da coloro, che in simili ricerhe non si arrestano a copiare le altrui opinioni, comunque generalmente adottate, ma procurano coll’arte critica indagare, se le medesime sieno o pur no fondate, e per quanto è possibile autenticate da valevoli documenti.
       Senza ripetere ciò che si è narrato intorno alla prima origine, alle varie denominazioni, ed alle più remote vicende della nostra città, crediamo che si possa con qualche fondamento epilogare dalle diverse testimonianze degli antichi confrontate e ravvicinate tra loro. E lasciando tutto quello che non fa propriamente al nostro proposito; e pria di congetturare il sito di Palepoli, fa d’uopo indicare innanzi tratto qual fosse quello di Napoli ai tempi di Augusto; imperciocchè avendo detto Livio che Palepoli era non molto lontana dal luogo dove vedevasi Napoli a tempi suoi, è chiaro che non può stabilirsi il sito della prima, se non si conviene su quello dell’altra.
       Or egli è indubitato, che Napoli al tempo de’ Romani occupava quasi tutto il presente quartiere di S. Lorenzo, e piccole porzioni de’ quartieri Vicaria e Mercato a levante, Pendino e Porto a mezzogiorno, toccando appena quello di S. Giuseppe a ponente. I pochi avanzi dell’antica città, che possono tuttavia notarsi nelle bellissime colonne di S. Paolo, nelle muraglie di laterizio lavoro, forse