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FRANCESCO REZZANO

Francesco Rezzano, poeta, nacque in Como nel 1731. Fatti gli studi elementari, seguendo la propria inclinazione si fe’ prete. Privo di fortuna, trasse a Roma per guadagnarsi tanto da campare la vita, e colà trovò nel cardinale Prospero Colonna di Sciarra un generoso mecenate: tradusse allora il Libro di Giobbe, che pubblicò poscia in Roma nel 1760. Morto indi a poco l’illustre suo protettore, ritornò in patria, ove trovò l’onesto collocamento che male avvisava di rinvenire altrove, imperocchè il vescovo, come riconobbe i rari talenti ond’era fregiato, il nominò da prima sindaco della mensa, indi canonico della cattedrale. Ei visse però, malgrado ciò, sempre povero ed infelice, al pari del suo Giobbe. Nel ministero cui si era dato, osservò sempre un nobile e virtuoso contegno, e tutte le opere che egli scrisse e pubblicò non d’altro gli furono dettate che dai sentimenti di una viva e tenera religione. Morì il 27 di maggio dell’anno 1780.

Tre sono i lavori poetici del Rezzano: la traduzione di Giobbe, il Trionfo della Chiesa, e i Cantici dell'anima meditante; — v’ha ne’ suoi scritti delle ottave meravigliose, di cui potrebbero non isdegnarsi Tasso ed Ariosto.