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Identifichiamo facendoci forti il più possibile, per quanto sta in noi i suoi interessi coi nostri, e l’avremo più facilmente con noi nella buona e nell’avversa fortuna; giacchè, più deliberatamente e tenacemente essa sarà nostra alleata, più noi saremo forti, e meno bisognevoli della sua materiale assistenza! «Meglio è riposare, scrisse il nostro Romagnosi, su i taciti vincoli di fatto indotti dall’interesse, che sulle espresse convenzioni tessute colle parole. Naturale alleato sarà sempre colui che avrà uno stesso interesse con voi. Egli dunque cercherà da se stesso la vostra amicizia; e però la lega divenendo libera, sarà leale, fervida e solida.

Non abbiate mai la dabbenaggine di contare sulla generosità d’un altro popolo, o di un altro governo, ma contate soltanto sul bisogno ch’egli ha di voi... e fatto fondamento sulla massima di rispettare e farsi rispettare!»1.

12.

L’Inghilterra, questa grande maestra di libertà, non si arrovella di certo per la libertà e l’indipendenza degli altri popoli, qualora vitali interessi propri non ve la costringono. Se in tesi generale non si deve prudentemente contare sul concorso delle altre nazioni pel conseguimento dell’intento nostro, che nella misura e sin dove le nostre tendenze ed i nostri interessi coincidono cogli interessi e colle tendenze loro; questo principio regolatore dei rapporti internazionali deve ap-

  1. Romagnosi, Teoria delle costituzioni, parte II, § 25.