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-Di-
vi abbiamo messo gli scopi e i valori : con questo abbiamo in
noi una enorme massa di forza latente: ma nel con-
fronto dei valori risulta che cose opposte venivano considerate come
aventi valore, che esistevano molti elenchi di beni (cioè che nulla
valeva « in sè »).
Nell'analisi dei singoli elenchi dei beni, risultò che il loro sor-
gere era il sorgere delle condizioni di esistenza (e spesso
errate) di gruppi limitati: per la conservazione di essi. Nel conside-
rare l'uomo moderno risultò che noi ci serviamo ora di apprezza-
menti molto diversi e che non vi è più in essi nessuna forza
creatrice, — la base « la condizione dell'esistenza » manca ora al
giudizio morale. — C'è in esso molto di superfluo e non è più tanto
doloroso. Diventa arbitrario. Caos.
Chi crea la meta che rimane ferma sopra l'umanità e anche
soi)ra gl'individui? una volta si voleva conseguire colla morale;
ma nessuno ora vuol più conseguire, non c'è più nulla da con-
seguire. Quindi una morale che tenta darsi una meta.
Fino a che punto l'autodistruzione della morale è pro-
prio opera delle sue stesse mani. Noi Europei abbiamo in noi il
sangue di quelli che sono morti per la loro fede : abbiamo conside-
rato la morale con straordinaria serietà e non c'è nulla che noi non
abbiamo in qualche modo sacrificato. D'altra parte abbiamo rag-
giunto la nostra finezza spirituale in massima parte per mezzo della
vivisezione della coscienza. Noi ignoriamo ancóra il « dove? » verso
cui siamo spinti, dopo esserci staccati in questo modo dal nostro
vecchio suolo. Ma appunto questo suolo ci ha dato la forza che ora
ci spinge lontano, nell'avventura; per mezzo di essa saremo spinti
là dove non c'è riva, verso lo sconosciuto, l'inesplorato — non ab-
biamo più la scelta, dobbiamo essere dei conquistatori, poiché non
abbiamo più nessun paese in cui ci sentiamo a casa, dove vorremmo
« mantenerci ». Ci spinge a ciò un « sì » celato che è più forte di
tutti i nostri « no » — La nostra stessa forza non ci permette più
di rimanere nel vecchio suolo paludoso : noi osiamo avventurarci
nella lontananza : il mondo è ancora ricco e inesplorato e anche
perire vai meglio che esser una cosa a mezzo ed esser pieni di
veleno. La nostra stessa forza ci spinge verso il mare, là dove
sinora tutti i soli sono tramontati: noi siamo consapevoli
di un nuovo mondo.