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89 - 168. Io cerco di render chiaro con tutte le mie forze: a) che non esiste confusione più nefasta di quella che si fa scambiando la disciplina con l'ammansamento: è quello che è stato fatto finora... La disciplina, come l'intendo io, è un mozzo per accumulare le forzo prodigiose dell'umanità, perchè le genera- zioni possano edificare la loro opera sul lavoro dei loro avi — non solo esteriormente, edificando organicamente sul passato per poter crescere tanto da giungere a qualcosa di più forte... b) c'è uno straordinario pericolo nel credere che V umanità possa svilupparsi nel suo insieme e diventar più forte, se gl'indi- vidui diventano deboli, uguali, mediocri... L'umanità è una cosa astratta : la meta della disciplina, anche nei casi più particolari, può esser soltanto l'uomo più forte ( — l'indisciplinato è debole, dissipato, incostante. — ) 169. Bisogna esser molto immorali per fare della morale per mezzo dell'azione... I mezzi dei moralisti sono i mezzi più spa- ventosi che siano mai stati usati : chi non ha il coraggio per l'im- moralità dell'azione, può valere per ogni altra cosa, ma non vai nulla come moralista. La morale è un serraglio : la sua premessa è che le sbarre di ferro possano essere più utili della libertà, anche per il carcerato: l'altra sua premessa è che ci sono domatori che non indietreg- giano dinanzi ai mezzi più terribili — sanno maneggiare i ferri roventi — Questa orribile razza che accetta la lotta coU'animale fe- roce si chiama « prete ». L'uomo rinchiuso in una gabbia di ferro di errori, divenuto una caricatura d'uomo, malato, misero, maligno contro se stesso, pieno di odio per gli istinti della vita, pieno di diffidenza verso tutto ciò che vi è di bello e di felice nella vita, una miseria ambulante : questo aborto artificioso, volonteroso, antiquato che i preti hanno allevato sul loro terreno, il « peccatore » : come riusciremo, malgrado tutto a giustificare questo fenomeno? Per poter pensare giustamente della morale dobbiamo sosti- tuirla con due concetti zoologici addomesticamento della bestia e allevamento di una specie determinata. I preti hanno preteso in ogni tempo di voler « migliorare ». .