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12 — e materie in decomposizione: è lo stesso processo vitale che pro- duce l'eliminazione degli elementi di regresso e di decadenza. Sotto il dominio del pregiudizio cristiano qiiestaquestione non esisteva affatto; il senso consisteva nella salvezza di ogni anima individuale; il piìi o il meno nella durata dell'umanitù non veniva preso in considerazione; i migliori cristiani desideravano che la fine venisse al più presto possibile; non si aveva nes- sun dubbio intorno a quello che era necessario per l'individuo... Il compito si presentava nel presente per ogni individuol come doveva presentarsi in qualsiasi futuro per l'uomo futuro: il valore, il senso, il cerchio dei valori erano fissi, assoluti, eterni e formavano una cosa sola con Dio... Ciò che deviava da questo tipo eterno era empio, diabolico, condannato... Ogni anima trovava in sè stessa il punto d'appoggio del valore: salvezza e dannazione! La salvezza dell'anima eterna! Forma estrema della perso- nalizzazione... per ogni anima esisteva soltanto un perfezio- namento: solo un ideale; una sola via di liberazione... Forma estre- ma dell'e quivalenza di diritti associata a un ingrandimento ottico della propria importanza, spinto sino alla follia... Una quan- tità di anime insensatamente importanti ripiegate dn sè stesse con una terribile paura... Nessuno crede più ora a queste grandi arie assurde : e noi ab- biamo passato la nostra saggezza attraverso lo staccio del disprezzo. Nondimeno si conserva persistente l'abitudine ottica che con- siste nel cercare un valore dell'uomo nell'avvicinarlo a un uomo ideale: si conserva in fondo tanto la prospettiva della personaliz- zazione quanto 1' e q u i v a 1 e n z a d i n a n z i a 1 1' i d e a 1 e. //) suni- ma: si crede di sapere ciò che forma l'oggetto del desi- derio riguardo all'uomo ideale... Questa credenza non è altro ciie la conseguenza di un'enorme deviazione introdotta dall'ideale cristiano e che riappare di nuovo non appena si sottomette questo « tipo ideale » ad un esame accurato. Si credo di sapere, anzitutto che l'avvicinamento a un unico tipo è desiderabile; in secondo luogo di che si^ecie è questo tipo; in terzo luogo che ogni deviazione da questo tipo è un regresso, un ostacolo, una perdita di potenza o di forza del- l'uomo... Sognare delle condizioni in cui quest'uomo perfetto ha p?r sè l'enorme maggioranza del numero: neppure i nostri socialisti, per non parlare dei signori utilitari, sono andati più in là. — 73 —