![]() |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | ![]() |
38 -
buoni costumi ». Anche la coscienza ha scambiato la sua sfera: vi
fu un rimorso del gregge.
108.
Il predominio dei valori morali. — Conseguenze
di questo predominio: la rovina della psicologia, ecc., il destino do-
vunque, in tutto ciò che ne dipende. Che ^osa si g n i f i e a questo
predominio? Che cosa indica? Indica una certa maggiore urgen-
za di un determinato « sì » o « no » in questo campo.
Si sono usate tutte le specie d'imperativi per far apparire
stabili i valori morali: sono stati comandati dal tempo più lontano:
paiono istintivi, come comandi interni. Si rivelano condizioni
di conservazione della società nel fatto che i valori
morali vengono considerati come indiscutibili. La prassi; ciò
vuol dire che Tu t i 1 i t à di intendersi reciprocamente intorno ai va-
lori superiori ha raggiunto qui una specie di sanzione. Vediamo
usati tutti i mezzi per cui la riflessione e la critica in questo
campo sono paralizzate — quale attitudine assume ancora Kant!
E non dico nulla di quelli i quali rifiutano come cosa immorale ■< l'in-
dagare » in questo campo.
109.
Qual'è il criterio dell'azione immorale? 1) il suo disinteresse,
2) il suo valore generale, ecc.
.Ma questa è una morale da camera. Bisogna studiare i popoli e
vedere qual'è ogni volta il loro criterio e che cosa viene espresso in
osso : una fede che « un simile modo d'agire fa parte delle prime
condizioni della nostra esistenza. Immorale vuol dire « conducente
aita rovina ». Ora tutte le comunità in cui furono trovate queste leggi
sono state distrutte: alcune di queste affermazioni sono state sempre
nuovamente sottolineate perchè ogni nuova comunità che si formava
aveva nuovamente bisogno di esse, per esempio: « Non rubare ». In
tempi in cui il sentimento del bene comune per la società (per es., nel-
Vtoipt'rium ronianum) non poteva venir richiesto, l'impulso si rivolse
alla « salute dell'anima » nel senso religioso: oppure alla « suprema
felicità » nel senso filosofico. Poiché anche i filosofi morali greci non
consentivano più colla loro polis.
IJO.
Le nostre piìi sacre convinzioni, la nostra immutabilità riguardo
ai valori supremi sono giudizi del nostri muscoli.
-