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— 57 — 105. Non vanno confusi due tipi di morale: una morale colla quale ristinto rimasto sano, si difende contro l'incipiente decadenza, e un'altra morale colla quale appunto questa decadenza si for- ma, si giustifica, si intensifica. La prima è generalmente stoica, dura, tirannica (lo stesso stoi- cismo era un simile freno morale) l'altra è entusiastica, sentimen- tale, piena di misteri : essa ha dalla sua le donne e i « bei senti- menti » ( — il primo cristianesimo era una simile morale). 106. La meditazione sopra ciò che vi è di più generale è sempre retro- grada: le ultime « desiderabilità » intorno agli uomini, per esempio, non sono mai state propriamente considerate dai filosofi come un problema. II «miglioramento» dell'uomo è stabilito ingenua- mente da tutti loro, come se noi per mezzo di qualche intuizione fos- simo stati sollevati al di là del punto d'interrogazione; perchè pro- prio « migliorare » fino a che punto è desiderabile che l'uomo diventi più virtuoso? o più desiderabile? o più f el i c e ? Stabilito che l'uomo non conosce ancora il « perchè? » dell'uomo in generale, un simile intento non ha più nessun senso; e se se ne vuole uno, chi sa? non potrebbe fare non volere l'altro? L'au- mento della virtù è compatibile con un aumento dell'intelligenza e della saggezza? Dubito: io avrò anche troppe occasioni di dimostrare l'opposto. La virtù come meta nel senso rigoroso non è stata finora effettivamente in contraddizione col diventar felici? D'altra parte non abbisogna essa della disgrazia, della privazione e dell'auto maltrat- tamento come mezzi necessarii? E se la meta fosse la più alta saggezza non si dovrebbe appunto con ciò rifiutare l'accresci- mento della felicità? e scegliere il pericolo, l'avventura, la diffidenza, il traviamento come vie che conducono alla saggezzza? •Ma se si vuole la felicità bisogna schierarsi forse fra « i po- veri di spirito ». 107. Manca la misura e la coscienza di quali rivolgimenti abbia già fatto il giudizio morale e come davvero già più volte nel senso più profondo il « male » è stato battezzato per « bene ». Io ho alluso a uno di questi spostamenti colla contraddizione: « La moralità dei -