Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
o. ]jd inorale dunque è un'opposizione contro gli sforzi della na- tura di giungere a un tipo più alto. La sua azione è : sfidu- cia di fronte alla vita in generale (in quanto le tendenze della vita sono considerate come immorali); mancanza di senso, controsenso (in quanto i valori superiori sono sentiti come in contrasto cogli istinti superiori). Degenerazione e auto distruzione delle « nature su- periori » perchè proprio in esse il conflitto diventa cosciente. 91. « Le buone persone sono tutte deboli : sono buone perchè non sono abbastanza forti per essere cattive » disse il capo dei Latuka a Baker. « Per i cuori deboli non esiste sventura » si dice in Russo. 92. Modesto, diligente, benevolo, temperato : volete l' uomo così? l'uomo buono? ma mi pare che vogliate solo lo schiavo ideale, ideale, lo schiavo dell'avvenire. 93. La metamorfosi della schiavitù: il suo travesti- mento sotto il manto della religione; la sua glorificazione per mezzo della morale. 04. Pensiamo come si fa pagar caro un simile canone morale «( un ideale)». I suoi nemici sono... dunque? Gli egoisti»). La malinconica perspicacia della diminuzione di sè in' Europa (Pascal, Larochefoucauld),' la debolezza interiore, lo scoraggiamento, il rodimento interno degli animali non da gregge, — il continuo sottolineare le qualità della mediocrità come le più preziose (modestia, lo stare in fila, la natura di strumento). la cattiva coscienza mescolata in tutto ciò che è dominante di per sè, originale; la tristezza quindi: quindi oscuramento del mondo dei più forti! la coscienza da gregge trasportata nella filosofìa e nella religione : anche la sua paurosità. Lasciamo da parte l'impossibilità psicologica di un'azione pura mente disinteressata! - B