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terpretazione morale di questo fenomeno. Questa stessa interpretazione ha un’origine fuori della morale.
Che cosa vuol dire che noi abbiamo creduto di scorgere una contraddizione nell’esistenza? Importanza decisiva: dietro tutti gli altri apprezzamenti stanno dominanti quegli apprezzamenti morali. Supposto che essi cadano, secondo che cosa misureremo? E che valore hanno allora la conoscenza ecc. ecc.???
80.
Una volta si diceva di ogni morale: «dai suoi frutti la riconoscerete». Io dico di ogni morale: È un frutto dal quale io riconosco il terreno in cui essa è cresciuta.
81.
La mia intenzione di mostrare l’assoluta omogeneità di ogni avvenimento e l’applicazione della distinzione morale condizionata solo «prospettivamente»; mostrare che tutto quello che vien lodato come morale è in essenza simile a tutto ciò che è immorale e come ogni sviluppo della morale è divenuto possibile con mezzi immorali e per scopi immorali; come all’opposto tutto ciò che è screditato come immorale, osservato dal punto di vista economico costituisce qualcosa di più alto e di più conforme ai principi e come uno sviluppo verso una maggior pienezza di vita implica necessariamente anche il progresso dell’immoralità. «Verità» il grado in cui permettiamo a noi stessi la percezione di questo fatto.
82.
Questo è quel che esigo da voi, per quanto possa suonar male alle vostre orecchie: voi dovete sottoporre a una critica persino gli apprezzamenti morali, voi dovete ordinar di fermarsi al sentimento impulsivo morale che esige sottomissione, e non critica, colla domanda: «Perchè sottomissione?» Voi dovete considerare questo bisogno di un «perchè», di una critica della morale, proprio come la vostra stessa attuale forma di moralità, come la specie più sublime di moralità, che fa onore a voi e al vostro tempo.
La vostra rettitudine, la vostra volontà di non ingannare voi stessi devono venire alla luce e chiedere: perchè no? Dinanzi a qual tribunale?