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65.


Io mi rallegro del progresso militarista dell’Europa e anche delle condizioni d’anarchia: il tempo della quiete e del Chinesismo che il Galiani predisse per questo secolo, è passato. L’abilità personale e virile, la robustezza corporea ritornano in valore, le valutazioni diventano più fisiche, i nutrimenti più carnivori. Diventano di nuovo possibili degli uomini belli. La pallida ipocrisia (con mandarini alla testa come sognò il Comte) è passata. Il barbaro e anche l’animale selvaggio è affermato in ognuno di noi. Proprio per questo si andrà più in là anche per i filosofi. Kant, si vedrà una volta o l’altra, è uno spauracchio per gli uccelli.


66.


Gli ostacoli più favorevoli e i rimedi contro la modernità.

1) Il servizio militare obbligatorio con delle vere guerre che fanno cessare ogni scherzo.

2) La ristrettezza nazionale (che semplifica e concentra);

3) Una nutrizione migliore (carne).

4) La pulizia crescente e la salubrità delle abitazioni.

5) Il predominio della fisiologia sulla teologia, la morale, l’economia e la politica.

6) La severità militare nelle esigenze e nella pratica dei suoi «doveri» (non si loda più....).


67.


Se qualche cosa si è raggiunto questo è una considerazione più calma intorno ai sensi, un punto di vista più giocondo, più benevolo, più Goethiano riguardo alla sensibilità; così pure un senso più orgoglioso per quel che riguarda la conoscenza, così che il «puro pazzo» trova poca fede.


68.


Se in qualche modo il nostro umanizzarsi significa un vero effettivo progresso, questo è raggiunto in ciò che non abbiamo più bisogno di eccessivi contrasti, anzi non abbiamo bisogno di nessun contrasto....

Possiamo amare i sensi, li abbiamo in ogni grado spiritualizzati e resi artistici.

Abbiamo un diritto su tutte le cose, che fin qui sono state più diffamate.