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I - 312 - Non mai concludere « ciò che è bene per l'uno è giusto per Tallirò », ma il contrario! Trattare il compenso, il poter ridare indietro, come un privile- gio, permetterlo come distinzione. Non ambire la virtù degli a 1 1 ir i. 670. L'a umento del'a forza malgrado il temporaneo abbas- samento dell'individuo. Fondare un n u o v o livello. Una metodica della concentrazione delle forze per la conserva- zione di piccole opere in contrapposto alla dissipazione antiecono- mica. La natura distruttrice provvisoriamente soggiogata quale stru- mento di questa economia del futuro. La conservazione dei deboli, perchè deve essere fatta una enor- me quantità di piccolo lavoro. La conservazione di una concezione colla quale è ancora pos- sibile l'esistenza dei deboli e dei sofferenti. La solidarietà, quale istinto da innestare in luogo dell'i- stinto della paura e della servilità. La lotta col caso, anche col caso del « grande uomo ». 671. Perchè i deboli v i n c o n o. /n 5W7W7n« : i maJati e i de- boli hanno piìi compatimento, sono più umani, — i malati e i deboli hanno più spirito, sono più mutevoli, più multiformi, più divertenti, — più cattivi: i ma'iati soli hanno inventato la catti- veria: {una precocità morbosa è frequente nei rachitici, negli scro- folosi e nei tubercolosi — ). Esprit: proprietà delle razze tardive: Ebrei, Francesi, Cinesi. (Gli antisemiti non perdonano agli Ebrei di avere « spirito » — e denaro. Gli antisemiti — è un nome dei « diseredati »). I ma:teti e deboli hanno avuto dalla loro parte il fascino: sono più interessanti dei sani ; il pazzo e il santo — le due specie d'uomini più interessanti.... in istretta parentela con essi il « genio ». I grandi « avventurieri e i delinquenti » e tutti gli uo- mini, e anzitutto i più sani, sono malati in certe epoche della loro vita: — le grandi agitazioni dell'anima, la passione della po- - 3