Pagina:Nietzsche - La volontà di potenza, 1922.djvu/309

11 - pilo? Ogni virtù e ogni aRività ned carpo e neiranima è faticosa e raggiunta in piccalo con molta diligenza, costrizione di sè, limita- zione al poco, per mezzo di molta ripetizione tenace e fedele degli stessi lavori, delle stesse rinunzie : ma ci sono uomini che sono gli eredi e i padroni di questa molteplice ricchezza di virtù e di abilità, lentamente conquistata, perchè in grazia di matrimoni più feJici e più ragionevoli e anche per casi fortunati, le forze conquistate e accumulate di molte generazioni non si sono dissipate e disperse, ma sono state riunite da un vincolo e da una volontà ferma. Alla fine, cioè, appare un uomo, un mostro di forza che esige un'enormità di compito. Poiché è la nostra forza che dispone di noi e il meschino gioco spirituale di mete e d'intenzioni e di moventi è solo una cosa apparente: — possano gli occhi deboli vedere da sè anche qui la cosa stessa. 668. In generale ogni cosa h a tanto valore quanto l'uo- mo ha 'Pagato per essa. Questo certo non vale se si prende l'uomo isolatamente : le grandi capacità dell'individuo sono fuori di ogni rapporto con ciò che egli stesso ha fatto, sacrificato, sofferto per esse. Ma se si guarda la preistoria, della sua schiatta, si scopre là la storica di un enorme risparmio e di un'accumulazione di capitale di forza per mezzo di ogni specie di rinunce, di lotte, di lavoro, di affermazioni di sè. Perchè l'uomo grande è costato tanto e niente e perchè egli esiste come una meraviglia e come un dono del cielo e del « caso » egli divenne grande — « ereditarietà » un falso concetto. Per guello che è, hanno pagato le spese i suoi avi. 669. I mezzi con cui si mantiene una specie più forte. Permettersi un diritto a delie azioni di eccezione, quale tenta- tivo del trionfo su di sè e della libertà. Trovarsi in condizionJ in cui non è permesso di non essere barbari. Procurarsi con ogni specie di ascetismo una forza superiore e una certezza intorno alla propria forza di volontà. Non comunicarsi; il silenzio; la circospezione dinanzi alla grazia. Imparare ad obbedire in modo che ciò sia una prova della con- servazione di sè. La casuistica del punto d'onore spinta in ciò che vi è di pixi fine.